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Coppettazione

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Informazioni generali:

La Coppettazione prende il nome dallo strumento principale di cui ci si serve, ovvero dalle piccole “coppe” che vengono applicate su alcune parti del corpo, zone del corpo prive di peli e senza alcuna escoriazione, e la loro funzione è di ventosa.

 

La Coppettazione non è una pratica solo della Medicina Cinese, contrariamente alle credenze popolari, ma è stata praticata in tutto il mondo da diverse culture, anche qui in Italia. E’ una tecnica con origini molto antiche, di cui si hanno documentazioni almeno dal 28 a.C. All’inizio venivano impiegati corna di animali e coppe ricavate dal bambù. Oggi le coppette più diffuse sono in vetro di varie misure a cui viene applicato del calore per creare il vuoto e quindi l’aspirazione, ma vi sono anche coppette di bambù, ceramica, silicone o plastica, dove per creare il vuoto si utilizzano  altri modi ad esempio con l’uso di pompette di aspirazione. 

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La coppettazione può essere considerata una forma di massaggio che è impiegata per drenare e smuovere una stasi in cui il solo massaggio non si rivela sufficiente.

 

La coppettazione può provocare un certo grado di dolore e può succedere che il trattamento lasci il segno in corrispondenza a dove è stata posta la coppetta per un certo tempo. I segni tendono ad essere più chiari o più scuri sul rosso-violaceo, e si dice che  indicano quante tossine siano state rimosse. La durata del segno è anche in rapporto della cute del soggetto.

 

Si va ad agire in modo da:

- Distendere i muscoli dorsali e nucali
- Stimolare la circolazione sanguigna e linfatica
- Eliminare i ristagni di tossine
- Stimolare e ridonare l’energia vitale, l’armonia e l’equilibrio dei diversi organi e tessuti

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La Coppettazione è indicata per:

-Dolori muscolari
-Riabilitazione post-chirurgica
-Riduzione della cellulite e di alcuni inestetismi cutanei.

 

Coppettazione ayurvedica:

Io pratico la coppettazione ayurvedica, che  può essere effettuata mantenendo le coppette in sede o facendole scivolare sulla pelle, in questo caso la pelle viene opportunamente cosparsa di olio al fine di favorire lo scorrimento.

 

La coppettazione ayurvedica si addice non solo al trattamento di tutte le sindromi dolorose, come mal di schiena, dovuti a sforzi o freddo, ma anche nei trattamenti anticellulite in quanto molto efficace, apportando un notevole e visibile miglioramento delle zone interessate.

 

In pratica, dopo un breve massaggio con olio, viene fatta aderire la coppetta(con aspirazione sottovuoto con pompa)  alla cute, grazie al vuoto creato, si vede come la pelle viene aspirata all’interno della coppetta, che si gonfia ed assume un colore violaceo per l’afflusso di sangue nei capillari dilatati. A questo punto la coppetta viene fatta scivolare sulle zone da trattare, in questo modo si provoca un risucchio del tessuto che viene irrorato da un maggiore afflusso di sangue con conseguente smaltimento dei liquidi in eccesso, delle tossine e delle scorie… può succedere che la pelle resta gonfia e colorata per alcuni giorni dopo aver staccato la coppetta.

 

Con questo sistema si ottiene un doppio risultato:

alleviare i dolori muscolari e sciogliere tensioni e, a livello estetico, modellare le zone ritenute (tonificazione di tessuti e scioglimento della cellulite).

Inoltre, si riattiva il sistema linfatico richiamando sangue, che a sua volta porta ossigeno e crea un equilibrio energetico sulle zone momentaneamente scariche.
E’ molto utile anche per lo scollamento dei tessuti dopo una immobilizzazione forzata dovuta per esempio a frattura o intervento chirurgico.

 

Può essere praticata in associazione al Massaggio e alla Moxibustione ed è una tecnica validata sotto il profilo scientifico. 

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